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A Giazza si è voluta mantenere viva un’antica tradizione: quella della produzione del carbone. Nel passato la produzione del carbone era un vero e proprio mestiere ed il prodotto ottenuto, il carbone di legna, veniva utilizzato e commercializzato.

 

Quella della carbonaia era una tecnica molto usata in gran parte del territorio alpino per trasformare la legna in carbone. Nonostante questa tecnica abbia subito piccoli cambiamenti nel corso dei secoli, la carbonaia ha sempre mantenuto una forma di montagnola conica, formata da un camino centrale e altri cunicoli di sfogo laterali, usati con lo scopo di regolare il tiraggio dell’aria. Il procedimento di produzione del carbone sfrutta una combustione imperfetta del legno, che avviene in condizioni di scarsa ossigenazione.

La costruzione della carbonaia è molto complessa e richiede grande esperienza ed abilità.

 

Oggi la carbonaia non è più una necessità perché non si consuma più il carbone come una volta. Ma la volontà di non dimenticare le proprie origini e di tramandare negli anni questa antica tecnica sono le motivazioni che spingono Nello Boschi e il figlio Giorgio a riproporre ogni anno questa tradizione.

 

Ogni anno, da oramai più di 30 anni, viene riproposto questo rito, e anche per chi non può assistere di persona all’evento, è sempre possibile guardarlo in internet attraverso una webcam che riprende tutte le fasi, dalla preparazione, all’accensione e infine all’estrazione del prodotto.

 

Il prodotto ottenuto viene utilizzato nel ristorante per cuocere sul fuoco. E vi assicuro che tutto assume un altro sapore.

…..Da provare la trota ai ferri!!!!

 

Giazza, dove mangiare:

Osteria Lietzan (www.ostarialietzan.it)

Pizzeria Cimbra

Pizzeria al Torrente (www.altorrentegiazza.it)

Rifugio Boschetto (www.rifugioboschetto.it)

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